giovedì 11 aprile 2024

4 Idee per provare a fronteggiare la mancanza di tempo

Nel 2020, quando ci siamo ritrovati chiusi in casa a causa della pandemia, immagino che quelli che hanno avuto la fortuna di non ammalarsi abbiano approfittato di giornate che sembravano lunghissime. Sembrava che alla ripartenza della vita normale tutto sarebbe stato diverso, sembrava che si fosse capito che i ritmi slow erano da preferire rispetto alla frenesia un po’ priva di senso che avevamo vissuto fino a quel momento. C’era il gusto di fare il pane in casa, ad esempio, non si trovavano né lievito né farina, ve lo ricordate? Perché tutti facevano pane pizze biscotti e torte, (ri)scoprendo che vivere lentamente, prendersi spazi per fare cose piacevoli, aveva molti vantaggi.




E invece, nonostante le più rosee previsioni, tutto è tornato come prima, forse anche peggio. Il tempo non basta mai siamo tutti o quasi sempre in affanno. Ci sono tantissimi studi sulla cronica mancanza di tempo (o almeno quella che percepiamo come tale) dei nostri tempi. Alcuni anche molto autorevoli di psicologici e studiosi della storia del costume e delle società.
Quanto segue non ha nessuna pretesa scientifica (ci mancherebbe!), non sono né una psicologa, né una sociologa né niente del genere ho solo provato a riassumere tanto per ‘fare due chiacchiere’ una serie di articoli che ho letto su questo argomento (metto in fondo un paio di link se vi incuriosisce il tema) che mi interessa particolarmente, perché io sono una di quelle a cui il tempo non basta mai.

Intanto: la scarsità di tempo è la sensazione che abbiamo quando ci sembra che il tempo non sia mai abbastanza per fare tutto quello che vorremmo o che dobbiamo fare. Brutto, perché percepire che ci manca il tempo è una fonte di stress e di insoddisfazione: anche se lavoriamo sempre e corriamo di qua e di là, arriviamo a fine giornata con la sensazione che abbiamo speso tante energie e avuto poca soddisfazione.

Cosa fare per attenuare questa sensazione o provare a risolvere almeno in parte il problema? Non c’è una risposta semplice né valida per tutti, però possiamo fare qualche considerazione.

Il tema della scarsità del tempo o almeno di quella che percepiamo come tale ha in sintesi due aspetti: le cause di questa sensazione e come provare a risolvere.

Le cause.

La presenza sempre più massiccia di tecnologia nella nostra vita, ha paradossalmente avuto l’effetto di peggiorare le cose. Possiamo fare la spesa online e risparmiare un po’ di tempo? Bene, magari sfruttiamo il tempo che ci avanza per una lezione di pilates, per pulire le finestre o riordinare i libri. Riusciamo a sbrigare un problema con  la banca utilizzando la app? Abbiamo del tempo per svuotare gli armadi della cucina e rimettere tutto a posto. Insomma la possibilità offerte da una vita che diventa sempre più virtuale lasciano spazi che riempiamo con altre attività e la lista delle cose da fare si allunga – o nella migliore dele ipotesi rimane quella che è.

Abbiamo delle liste di cose da fare troppo piene, non necessariamente scritte, anche solo mentali: ci alziamo e facciamo mentalmente l’elenco delle cose che ci aspettano nella giornata. Questo invece di aiutarci a districarci nel quotidiano ci rende insoddisfatti e ansiosi per la voglia di arrivare a fine giornata avendo messo la crocetta ‘fatto’ su tutto.

Il diluvio di tecnologia è anche un fattore potente di distrazione. Questo ci danneggia in due modi: primo perché ci fa perdere inutilmente del tempo (qualunque sia quello che stiamo facendo se ogni tanto diamo un’occhiata al nostro smartphone e ai vari social i tempi per fare quello che stiamo seguendo si dilatano).

Due: può essere un ulteriore fattore di stress. Se dopo cena ci mettiamo un po’ sul divano a scorrere freneticamente Instagram o i messaggi o altro, una mezz’ora passa in un attimo e in un baleno arriva l’ora di andare a dormire. Che cosa ci ha lasciato questa mezz’ora? Per lo più niente; sfogliare una rivista, leggere un libro o guardare un buon film è tutt’altra esperienza, si ha la sensazione di aver impiegato bene il tempo, mentre i vari social sono molto ‘time consuming’ e non lasciano la stessa sensazione di soddisfazione.

 

Qualche idea per cercare di risolvere.

Provare a compilare delle liste di cose da fare più realistiche, cercando di valutare la priorità e il tempo che ciascuna di queste richiede. Non è facile riuscire a darsi dei limiti e capire realmente quali siano le nostre possibilità, ma è una di quelle cose per cui vale il detto ‘sbagliando si impara’. Progressivamente si può riuscire a creare liste di cose da fare che siano realmente di aiuto e non fonte di stress.

Imparare a dire ‘no’. Agli altri ma anche e soprattutto a noi stessi.

Provare per qualche giorno a monitorare come usiamo il tempo, sembra un po’ maniacale ma può essere realmente utile per cercare di individuare quando e dove perdiamo tempo inutilmente. Il tentativo è cercare di capire quali sono le cose che ci portano via una parte di tempo senza lasciarci la sensazione di aver fatto qualcosa di vero e di utile (quando per utile si intende anche mezz’ora che ci concediamo per rilassarci).

Imparare a prendere i propri spazi, senza pretendere che ogni minuto della nostra vita sia da riempire con ‘cose da fare’: leggere un libro in silenzio, ascoltare musica sul divano, fare una passeggiata di 15 minuti prima di cena, dedicare mezz’ora a preparare una torta non perché abbiamo qualcuno a cena ma perché ci vogliamo rilassare con uova zucchero e farina e trovare una piccola ‘sorpresa’ da gustare a fine giornata. Fare qualcosa che ci rilassa, che esce dalla routine del quotidiano e che ci regala qualche piccola soddisfazione è un modo per avere consapevolezza del fatto che il tempo lo stiamo usando bene, ne abbiamo avuto così tanto nella giornata che abbiamo anche potuto fare qualcosa di piacevole.  

E se qualcuno di voi pensa: io mi rilasso scrollando Instagram o cose del genere. Beh ben venga anche quello, purchè sia percepito come reale divertimento e non un modo di vincere la noia o la stanchezza.


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Domani niente post shopping.

Appuntamento a lunedì per una ricetta salata dopo tanti dolci.

Grazie e buon fine settimana,
Antonella.

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