Nel 2020, quando ci siamo ritrovati chiusi in casa a causa della pandemia, immagino che quelli che hanno avuto la fortuna di non ammalarsi abbiano approfittato di giornate che sembravano lunghissime. Sembrava che alla ripartenza della vita normale tutto sarebbe stato diverso, sembrava che si fosse capito che i ritmi slow erano da preferire rispetto alla frenesia un po’ priva di senso che avevamo vissuto fino a quel momento. C’era il gusto di fare il pane in casa, ad esempio, non si trovavano né lievito né farina, ve lo ricordate? Perché tutti facevano pane pizze biscotti e torte, (ri)scoprendo che vivere lentamente, prendersi spazi per fare cose piacevoli, aveva molti vantaggi.
Intanto: la scarsità di tempo è la sensazione che abbiamo
quando ci sembra che il tempo non sia mai abbastanza per fare tutto quello che
vorremmo o che dobbiamo fare. Brutto, perché percepire che ci manca il tempo è
una fonte di stress e di insoddisfazione: anche se lavoriamo sempre e corriamo
di qua e di là, arriviamo a fine giornata con la sensazione che abbiamo speso
tante energie e avuto poca soddisfazione.
Cosa fare per attenuare questa sensazione o provare a
risolvere almeno in parte il problema? Non c’è una risposta semplice né valida
per tutti, però possiamo fare qualche considerazione.
Il tema della scarsità del tempo o almeno di quella che
percepiamo come tale ha in sintesi due aspetti: le cause di questa sensazione e
come provare a risolvere.
Le cause.
La presenza sempre più massiccia di tecnologia nella nostra
vita, ha paradossalmente avuto l’effetto di peggiorare le cose. Possiamo fare
la spesa online e risparmiare un po’ di tempo? Bene, magari sfruttiamo il tempo
che ci avanza per una lezione di pilates, per pulire le finestre o riordinare i
libri. Riusciamo a sbrigare un problema con
la banca utilizzando la app? Abbiamo del tempo per svuotare gli armadi
della cucina e rimettere tutto a posto. Insomma la possibilità offerte da una
vita che diventa sempre più virtuale lasciano spazi che riempiamo con altre
attività e la lista delle cose da fare si allunga – o nella migliore dele
ipotesi rimane quella che è.
Abbiamo delle liste di cose da fare troppo piene, non
necessariamente scritte, anche solo mentali: ci alziamo e facciamo mentalmente
l’elenco delle cose che ci aspettano nella giornata. Questo invece di aiutarci
a districarci nel quotidiano ci rende insoddisfatti e ansiosi per la voglia di
arrivare a fine giornata avendo messo la crocetta ‘fatto’ su tutto.
Il diluvio di tecnologia è anche un fattore potente di
distrazione. Questo ci danneggia in due modi: primo perché ci fa perdere
inutilmente del tempo (qualunque sia quello che stiamo facendo se ogni tanto
diamo un’occhiata al nostro smartphone e ai vari social i tempi per fare quello
che stiamo seguendo si dilatano).
Due: può essere un ulteriore fattore di stress. Se dopo cena
ci mettiamo un po’ sul divano a scorrere freneticamente Instagram o i messaggi
o altro, una mezz’ora passa in un attimo e in un baleno arriva l’ora di andare
a dormire. Che cosa ci ha lasciato questa mezz’ora? Per lo più niente;
sfogliare una rivista, leggere un libro o guardare un buon film è tutt’altra
esperienza, si ha la sensazione di aver impiegato bene il tempo, mentre i vari
social sono molto ‘time consuming’ e non lasciano la stessa sensazione di soddisfazione.
Qualche idea per cercare di risolvere.
Provare a compilare delle liste di cose da fare più
realistiche, cercando di valutare la priorità e il tempo che ciascuna di queste
richiede. Non è facile riuscire a darsi dei limiti e capire realmente quali
siano le nostre possibilità, ma è una di quelle cose per cui vale il detto
‘sbagliando si impara’. Progressivamente si può riuscire a creare liste di cose
da fare che siano realmente di aiuto e non fonte di stress.
Imparare a dire ‘no’. Agli altri ma anche e soprattutto a
noi stessi.
Provare per qualche giorno a monitorare come usiamo il
tempo, sembra un po’ maniacale ma può essere realmente utile per cercare di
individuare quando e dove perdiamo tempo inutilmente. Il tentativo è cercare di
capire quali sono le cose che ci portano via una parte di tempo senza lasciarci
la sensazione di aver fatto qualcosa di vero e di utile (quando per utile si
intende anche mezz’ora che ci concediamo per rilassarci).
Imparare a prendere i propri spazi, senza pretendere che
ogni minuto della nostra vita sia da riempire con ‘cose da fare’: leggere un
libro in silenzio, ascoltare musica sul divano, fare una passeggiata di 15
minuti prima di cena, dedicare mezz’ora a preparare una torta non perché
abbiamo qualcuno a cena ma perché ci vogliamo rilassare con uova zucchero e
farina e trovare una piccola ‘sorpresa’ da gustare a fine giornata. Fare
qualcosa che ci rilassa, che esce dalla routine del quotidiano e che ci regala
qualche piccola soddisfazione è un modo per avere consapevolezza del fatto che
il tempo lo stiamo usando bene, ne abbiamo avuto così tanto nella giornata che
abbiamo anche potuto fare qualcosa di piacevole.
E se qualcuno di voi pensa: io mi rilasso scrollando
Instagram o cose del genere. Beh ben venga anche quello, purchè sia percepito
come reale divertimento e non un modo di vincere la noia o la stanchezza.
Domani niente post shopping.
Appuntamento a lunedì per una ricetta salata dopo tanti
dolci.
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